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Glossario

 

 

Dionisio

pelasgi

Orchestica= Con il termine orchestica (dal greco ὀρχηστική τέχνη: "arte o tecnica orchestica") gli antichi greci indicavano un'azione scenica complessa che comprendeva musica, poesia e danza; attualmente è usato come sinonimo di "arte della danza" o di "coreografia".

Ovidiano= di Ovidio: Nasce il 20 marzo del 43 a.C.Sulmonada una famiglia facoltosa, appartenente alla classe equestre. A 12 anni si reca aRomacon il fratello Lucio, poi morto prematuramente, per completare gli studi. Frequenta le lezioni di grammatica e retorica dei più insigni maestri della capitale, in particolare Marco Aurelio Fusco e Marco Porcio Latrone. Il padre lo vorrebbe oratore, ma Ovidio si sente già più portato per la poesia.Seneca il Vecchioricorda che Ovidio declamava raramente, per lo piùsuasorie. Più tardi Ovidio si reca, com'era costume ormai da un secolo, ad Atene, visitando durante il viaggio di ritorno le città dell'Asia Minore; va anche in Egittoe per un anno soggiorna in Sicilia.

Priapo=E' un dio della mitologia greca e romana noto per la sua dote della lunghezza del pene.Figlio di Afrodite ma di padre incerto alcuni danno Dionisio altre leggende danno altri dei fra cui Zeus, e su quest'ultimo la leggenda narra che Era moglie di Zeus gelosa del rapporto adulterino di Zeus con Afrodite, si vendicò con Priapo e gli diede un aspetto grottesco, con enormi organi genitali, particolarmente pronunciati nelle dimensioni del pene e del glande ritenuto nell'antichità origine di vita.

Orchesticatermine usato nell'antica Grecia che indicava un'azione scenica complessa che comprendeva musica, poesie e la danza oggi usato per indicare l'arte della danza.

Brettia=zona sorta all'incirca nel 356 a.c. negli anni della lotta che vedevano opposti Dione di Siracusa e Dionisio II e furono proprio i Lucani a dare il nome a questa area, infatti i Lucani chiamavano "Bretti" i ribelli, così come avvenne con questi pastori e servi al soldo dei Lucani. Nel frattempo, da popolo ormai libero, le tribù dei Bruzi si coalizzarono in una lega, ed eressero a loro capitale una città, non è dato di sapere se fondata ex novo o preesistente, e che chiamarono Consentia, oggi Cosenza.

 

Deucalione Pirra è la variante greca del mito deldiluvio universale, avvenimento menzionato in quasi tutti i culti e le religioni asiatici, europei ed africani.DeucalioneePirra, rispettivamente figli diPrometeoeEpimeteo, erano due anziani coniugi senza figli. Gli dei permisero loro di salvarsi dal diluvio che si sarebbe abbattuto sulla terra in modo che facessero rinascere l'umanità. Su ciò che avviene dopo il diluvio esistono due versioni, che comunque portano allo stesso epilogo

Gli Aramei sono un popolo nomade semitico menzionato sei volte nella Bibbia ebraica, stanziato in Mesopotamia (Bayn Naharaim, "Tra i due fiumi", o Aram-Naharaim, 'i fiumi degli aramei") e nelle regioni vicine facenti parti dei moderni stati diTurchia,Siria,Iran,Iraq,Giordania Libano. La maggior parte degli studiosi ritiene che i "due fiumi" in questione siano il Tigri (stando al Libro dei Giubilei) e l'Eufrate. Gli autori dellaJewish Encyclopedia[1], tra il1901e il1908, non trovarono il nomeAramnelle iscrizioni babilonesi assire ma, basandosi sul contenuto di tre tavolette delle Lettere di Amarna, identificarono il Naharaimcon il Nahrima. "Levante 800" 

Lucumone: La parola lucumone ricorre nelle fonti romane anche come nome proprio, per esempoi, come nome originario di Tarquinio Prisco, o d'un Etrusco di Chiusi che recò offesa all'onore coniugale di quell'Arrunte, che avrebbe sollecitato i Galli a discendere in Italia: un Lucumone sarebbe stato per qualche autore antico l'eponimo della tribù romana dei Luceres. In età tarda Lucumone ricorre anche come cognome di persone comuni.

PELASGI (Πελασγο,Pelasgi). - Secondo gli antichi, i Pelasgi erano una popolazione abitante la Grecia e altri territorî (Caria in Asia Minore, Creta, Sicilia, Italia meridionale, Etruria, ecc.) in un periodo anteriore all'immigrazione in Grecia delle genti elleniche. Delle vicende di questi Pelasgi si sapevano dare confuse notizie, p. es., che un loro gruppo avesse emigrato dalla Tessaglia in Atene e da Atene in Lemno e si sapevano indicare resti di costruzioni, sopratiutto di mura, p. es. il muro pelasgico di Atene. Su queste confuse notizie antiche, gli storici moderni del secolo XIX eressero molte teorie sull'origine, la stirpe, la lingua, la civiltà dei Pelasgi: notevole specialmente la fortuna che i Pelasgi ebbero nella storiografia italiana del primo Risorgimento per rivendicare origini antichissime e indipendenti da influssi greci alla civiltà d'Italia (Cuoco, Micali, Gioberti, ecc.). La ricerca linguistica e gli scavi archeologici, rivelando, almeno in parte, l'esatta natura delle civiltà preelleniche, cioè dimostrando per un lato l'esistenza di una civiltà minoico-micenea, per un altro lato chiarendo origini e affinità etniche dei popoli dell'Italia antica, hanno tolto ragione di essere al mito pelasgico

Eròdoto (gr. ‛Ηρδοτος, lat.Herodŏtus). - Storico greco ( Alicarnasso tra 490 e 480 a. C. - Atene 424 circa). Fu esule a Samo , poi tornò in patria quando cadde la tirannide, e di lì si recò ad Atene, dove conobbe e ammirò Pericle e fu amico di Sofocle ;

Strabóne(gr. Στρβων, lat.Strabo -onis). - Storico e geografo greco (n. Amasea, Ponto, prima del60a. C. - m. forse ivi, circa il20d. C.). Delle sue opere rimane la geografia (Γεωγραϕικ o Υπομνματα τς γεωγραϕας), in 17 libri, in cui egli descrisse le regioni del mondo abitato. L'opera per certi aspetti aggiorna la geografia di Eratostene , basandosi soprattutto sugli scritti di Polibio , Artemidoro di Efeso, Posidonio e in parte su esperienze personali di viaggio di Strabone.

Brundusi= dal latino identificavano le genti dell'attuale Brindisi.

Briseide = In origine dovette significare la fanciulla di Brisa, città di Lesbo conquistata da Achille. Poi divenne la figlia di Briseo; da ultimo Briseide apparve come nome proprio.

Sileno= Sileno è il dio degli alberi, figlio di Pan (il dio silvestre) e di unaninfa. Dall'aspetto di un anziano corpulento, calvo e peloso, spesso raffigurato con attributi animaleschi, aveva il dono di una straordinaria saggezza, disprezzava i beni terreni ed aveva anche il dono delladivinazione.Re Midalo catturò proprio per costringerlo (con successo, secondo alcune versioni del mito) a rivelargli i suoi poteri che davano sconfinata saggezza e la capacità di prevedere il futuro.

Si narra anche che il saggio Sileno fosse l'educatore di Dioniso giovinetto; dopo aver svolto il suo ruolo nell'accompagnare il giovane dio durante il cammino della crescita, si sarebbe poi abbandonato completamente al vizio del bere.

Si credeva partecipasse ai banchetti sacri a Dioniso presentandosi a cavallo di un'asina e lo si vede spesso far parte del tiaso di onisiaco.

Dionisio  (gr.Δινυσος)  Una delle grandi divinità dell’Olimpo greco. Nacque da Zeus e da Semele , figlia di Cadmo . Si narrava che questa, per volontà sua o per fraudolento consiglio di Era, avesse chiesto a Zeus di apparirle in tutto il suo splendore, ma rimase incenerita dalla visione del fulmine di Zeus. Dionisio, che era ancora nel grembo materno, fu salvato dal rogo grazie al padre che lo cucì dentro la sua coscia, da cui nacque dopo una seconda gestazione divina. Fu quindi affidato alle cure di Ino, sorella di Semele; dopo che questa impazzì, fu cresciuto dalle ninfe del Monte Nisa . Avendo viaggiato in Egitto e Siria , giunse in Frigia presso la dea Cibele , dalla quale apprese quelle danze che divennero parte integrante dei suoi riti, gliorgia. Dopo avere diffuso la conoscenza dei suoi riti dalla Tracia all’India, giunse a Tebe , città di sua madre dove si fece riconoscere come dio e celebrò gliorgiaper la prima volta in terra greca. Il re tebano Penteo gli negò ospitalità ma ne rimase infine vittima, ucciso dalla madre Agave, resa folle dal dio. D. mostrò la sua identità divina anche agli Argivi e sulla nave che lo portava a Nasso. Condusse infine Semele fuori dagli Inferi e con lei prese dimora sull’Olimpo. A Nasso sposò Arianna .

 

 

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